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Pensione anticipata a 64 anni usando il TFR: ecco la proposta del Governo

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Il Governo propone di andare in pensione a 64 anni utilizzando il TFR come rendita integrativa per sostenere il reddito pensionistico con vantaggi fiscali significativi.

Il tema delle pensioni sta catalizzando l’attenzione della politica italiana in vista della prossima Legge di Bilancio. Una delle proposte più innovative è stata avanzata dal sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon, che suggerisce la possibilità di pensionamento anticipato a 64 anni utilizzando il TFR come integrazione al reddito pensionistico.

Durante il Meeting di Rimini del 2025, Durigon ha illustrato come questa misura potrebbe offrire vantaggi considerevoli, tra cui significative agevolazioni fiscali e la reversibilità dell’importo per gli eredi.

Il TFR come strumento per anticipare il pensionamento

La proposta prevede che il Trattamento di Fine Rapporto (TFR) possa essere trasformato in una rendita annuale, piuttosto che erogato in un’unica soluzione al momento del pensionamento. Questa scelta permetterebbe a chi ha accumulato almeno 25 anni di contributi di anticipare l’uscita dal lavoro, anche senza raggiungere la pensione minima di 1.616 euro mensili. Durigon enfatizza che l’iniziativa sarebbe su base volontaria, con vantaggi fiscali simili a quelli dei fondi pensione. Inoltre, è prevista la reversibilità dell’importo in caso di decesso, un aspetto che garantisce sicurezza per gli eredi.

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Chi beneficia e come calcolare l’integrazione

Questa proposta offre un chiaro vantaggio per coloro che, pur avendo maturato un certo numero di anni di contributi, riceverebbero una pensione insufficiente per l’anticipo. Secondo il Corriere della Sera, un lavoratore con una pensione stimata di 1.300 euro al mese potrebbe utilizzare il TFR per colmare la differenza necessaria, che ammonta a circa 316 euro mensili. Dal punto di vista economico, il provvedimento alleggerirebbe il carico dell’Inps, che ogni anno versa circa 6,8 miliardi di euro in TFR, evitando esborsi immediati di 50 a 70 mila euro in un’unica soluzione.

Riforme e possibili sostituzioni per il sistema pensionistico

Durigon ha suggerito che questa proposta potrebbe sostituire Quota 103, una misura attualmente in scadenza, e rafforzare opzioni come Opzione donna. Ha anche ipotizzato l’utilizzo del TFR per finanziare servizi di assistenza a lungo termine per le persone non autosufficienti. Questa idea innovativa, se approvata, potrebbe configurarsi come una soluzione sostenibile e flessibile per il sistema pensionistico italiano, offrendo maggiore stabilità e sicurezza ai futuri pensionati.

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ultimo aggiornamento: 3 Settembre 2025 9:24

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